La crisi, questa parola ormai è nelle nostre menti fissa e anche nei fatti, non si può negare. Cosa è la crisi e quanto è grande la crisi? La crisi è tanto grande quanto non avere le soluzioni per uscirne. Non avere soluzioni significa non aver capito cosa è accaduto e cosa sta accadendo o meglio significa subire gli effetti e non capire le cause.
1) Siamo in crisi perché non abbiamo ancora capito che per uscire dalla crisi bisogna cambiare.
La parola cambiamento da sempre è scomoda per tutti perché:
1) Cambiare significa rompere gli schemi
2) Cambiare significa rimboccarsi veramente le maniche.
3) Cambiare significa troppo spesso dare veramente spazio alla democrazia.
4) Cambiare significa fare scelte impopolari
Il giocattolo Italiano si è rotto. Tutto ha una fine e così anche il meccanismo dei debiti e degli sprechi legato al clientelismo e al Lobbismo sono in pieno atto ma vanno veramente verso la fine dei giochi. Perché vanno verso la fine dei giochi ? Perché pur se ancora in pieno svolgimento, i rilanci in tal senso non portano più i riflessi sufficienti affinché la plebe sia soddisfatta e pertanto domabile. Il fallimento è alle porte.
per uscire dalla crisi abbiamo due strade:
1) Fallire seriamente
2) Cambiare tutto.
Cominciamo a capire nella pratica cosa è che dobbiamo cambiare. Per cambiare i grandi sistemi, bisogna cambiare partendo dai piccoli sistemi perché sono quelli più naturali dove il valore umano ha più sostanza ed essenza. Sono le persone che cambiano il mondo non i poteri di pochi. In realtà ciò non accade molto spesso ma non è negabile che sono più forti un miliardo di persone che 300 milioni. Non voglio però perdere il filo del discorso e rimanere sul punto. Quali sono i piccoli sistemi? I Piccoli sistemi sono le amministrazioni comunali e così poi a salire. I Piccoli sistemi sono i gruppi si persone associate che si riconoscono in valori forti non vendibili. I valori hanno senso se si trasformano in fatti coerenti e in conseguenti risultati che danno forma alla teoria valoriale. Prendiamo ad esame un valore tanto proclamato da tanti quali ad esempio la
Quando una amministrazione è trasparente?? Solo le azioni definiscono la credibilità, pertanto il primo elemento di trasparenza è comunicare ai propri cittadini in maniera semplice continuativa e reale di quante entrate dispone il comune di quali uscite di spesa corrente vive e di quante ne deve sostenere , spiegando e CONDIVIDENDO, con il maggior numero di persone interessate la sorte del proprio paese. TRASPARENZA è informare costantemente i cittadini delle strategie in atto CONDIVIDENDO con il maggior numero di persone le stesse strategie attraverso il consenso e il dissenso. Come si può pretendere che una società cresca, oggi più che mai, senza passare attraverso un vero scambio ???? E' troppo primitivo pensare di proclamare valore senza assumersi la responsabilità di muovere azioni coerenti verso risultati tangibili. Ti starai chiedendo cosa centro questo con la risoluzione della crisi ? C'entra tantissimo (fermo restando che è un primo elemento di tanti altri) perché oggi occorre la forza di tutti, nessuno escluso per cambiare direzione alle cose. E' troppo complesso e presuntuoso pensare di avere le soluzioni per tutti rimanendo appollaiati sul trespolo senza comunicare veramente costantemente e apertamente con tutti.
Il primo passo per uscire dalla crisi è smetterla di non essere veramente trasparenti e di utilizzare l'ignoranza come leva per non fare nulla. L'ignoranza va combattuta e diminuita dando conoscenza. La libertà vera la democrazia vera è questa, mettere in campo mezzi per dare l'opportunità a tutti di fare qualche cosa per tutti.
Ho conosciuto una società nata a maggioranza pubblica che in 6 anni ha accumulato 9 milioni di debiti tra sprechi e mazzette. Una volta rilevata da alcuni privati in soli 2 anni ha risanato il debito ed è andata in utile. Non voglio assolutamente sostenere che tutto debba andare in mano ai privati ma voglio solo trasferire che dalla crisi saremmo già fuori se:
ELIMINASSIMO GLI SPRECHI DEI MANGIATORI INUTILI LE FILIERE LUNGHE NON PRODUTTIVE, GLI ENTI INUTILI!!!!
Le tasse nel loro complesso sono assurde lo sanno tutti per tutti, dipendenti e liberi professionisti pensionati e pure per le casalinghe. I servizi sono veramente scadenti anche questo non è negabile.
La politica non lo farà mai è definitivamente assodato. Cambiamo noi, cambiamo i piccoli sistemi e questo sarà il primo vero passo concreto verso l'uscita dalla crisi. Ma veramente vogliamo pensare che non sia possibile mettere in ordine gli sprechi e le teste?? Io penso fermamente che da ogni singolo possa veramente nascere una maggiore responsabilità ed una maggiore efficacia nel trattare gli argomenti.
Stiamo facendo e producendo troppo e male!!! Anche questo genera crisi:
Stiamo facendo e producendo troppo e male!!! Anche questo genera crisi:
Abbiamo troppo di tutto e l'affanno alla produzione in genere ha devastato la qualità, sia essa intesa nei prodotti sia essa intesa nei servizi. Questo vale nel pubblico e nel privato. Le case sono già tante i metri cubi di cemento non ne parliamo. Fogne, strade, arredi urbani, tutto difettoso. Edifici vecchi ormai ruderi, ferro, materiali inquinanti, luoghi e paesaggi infestati di schifo generale, dobbiamo riqualificare e ciò significherà iniziare il cambiamento per dare impulso al lavoro. Cosa si fa dopo una guerra? Si raccolgono i pezzi e si comincia meglio di come era prima. Quanti si sentono professionisti di qualche cosa e non lo sono, quanti, in ogni settore hanno perso l'identità della loro stessa professione. L'attenzione alla riqualificazione animerà nuovamente il senso di qualità. Più un luogo è curato più tutti lo cureranno, più in un ambito si respirano regole più tutti saranno propensi a rispettarle. Più in una società c'è esempio più tutti vorranno dare esempio. Dobbiamo riqualificare le teste, nostre e sopratutto di chi mandiamo ad amministrarci e a governarci.
La crisi si risolve capendo che ciò che abbiamo fatto fino a ieri va cambiato proprio perché fino ad un certo punto è potuto esistere ed è dovuto esistere ma oggi non più. L'uomo è fatto così, crea e distrugge allo stesso tempo ma la storia ci dice che l'evoluzione c'è sempre stata, almeno fino a quando lo stesso pianeta terra non dovesse decidere di far terminare l'essere umano. In attesa della eventuale fine del pianeta che spero sia lontano di qualche milione di anni, propongo a tutti di cambiare e uscire da questa crisi che se così interpretata già non esiste ma se alla stessa maniera non così letta, ci porterà veramente in un profondo baratro dal quale si uscirà solo per via di qualche strada molto molto molto più complessa e dolorosa.
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