LA CRISI NON FINISCE QUI!! ESISTONO LE VIE DI USCITA?
Uso spesso dire che il giocattolo si è rotto. Mi piace molto questo modo di dire. Fino ad oggi abbiamo guardato al futuro giocando, e parlo degli ultimi decenni. Si è smesso di pianificare realmente , si è smesso di crescere veramente nei valori e verso le nuove necessità determinate dal cambiamento e dallo sviluppo. Una società che si è staccata dai dati di fatto, cosa inevitabile visto che tutto il mondo della produzione è sempre più teorico che pratico, sempre meno misurabile, sempre più opinabile. I centri di responsabilità si sono persi. Nessuno o pochi possono essere identificati come i responsabili di mancati risultati e altri magari che vogliono essere misurati vengono messi alla gogna perché gli vengono scaricate sopra tutte le responsabilità. Insomma fatto sta che oggi la crisi avanza inesorabile. Troppi sono i quarantenni che non hanno risparmio che a mala pena si sono stabilizzati nel lavoro. Già solo venti anni fa a 40 anni la famiglia media aveva sia reddito che risparmio, oggi ciò accade sempre meno. L'ammortizzatore sociale dei genitori, del nostro patrimonio familiare continua a dare supporto ma anche questo va verso l'esaurimento. La capacità di risparmio è sempre inferiore e ciò sta portando sempre più ad una diminuzione dei consumi. Imprenditori e liberi professionisti stanno mettendo sempre più la testa apposto verso il fisco, volenti o nolenti è cosi, le leggi lo impongono sempre più ed è anche elemento di civiltà. Il fisco vede pertanto che le entrate fiscali aumentano o meglio almeno si mantengono ma non tiene conto della continua perdita di reddito, per chi rimane sul mercato, per cui di capacità di spesa, e di perdita completa del redditto e della produzione di ricchezza per chi si ritira direttamente o ridimensiona le proprie visioni ed ambizioni così la sua attività. Peggio che mai chi de-localizza la sua attività all'estero e continua a vendere i propri prodotti e/o servizi in Italia.
Riassumendo la crisi non è finita per niente perché:
1) Il lavoro richiede MENTALITA' e PROFESSIONALITA' diverse da quelle che la maggioranza delle perone hanno e offrono
2) Il buco economico cosi' prolungato crea incapacità di risparmio, anzi spesso consumo delle riserve, lasciando un vuoto importante da colmare.
3) L'imposizione fiscale a regime totale, sopratutto sull'iniziativa privata, disintegrerà i piccoli fatturati (cosa devastante per l'Italia che ha il 70 % del suo Pil basato sulla piccola/medio impresa).
Insomma, una volta era più facile tutto. Inserisco la scala di Maslow per approfondire il discorso e rasserenare tutti che la soluzione alla crisi esiste.
Paradossalmente, ma è così, soddisfare i bisogni primari è più semplice che soddisfare l'auto-realizzazione. Nel passato il nesso di casualità tra cosa mi serviva e cosa dovevo fare per ottenerlo era molto più scontato perché i bisogni primari sono molto più tangibili. Un bisogno fisiologico ti spinge fortemente all'azione ti libera da seghe mentali, sempre paradossalmente non da spazio a depressione (perdita delle motivazioni, perdita di pressione verso lo scopo, introversione) o risolvi o muori. Non si fanno tante riunioni e tanti discorsi quando tu devi mangiare bere dormire, respirare, o ti attivi o ti attacchi al cazzo. Già nel 1950 si capivano tali cose, l'uomo per sua natura è orientato alla crescita la benessere al miglioramento. Attenzione però. Più ci si sposta dalle necessita primarie, più è facile perdere la bussola. Altro elemento dell'uomo è la sua natura irrazionale per cui la sua creatività ma anche la sua insicurezza. Per questo l'uomo si adopera a trovare schemi e metodi, per soddisfare la propria insicurezza. Tornado al punto, mettere in fila un processo che crea un metodo per fare l'orto è relativamente semplice, attenzione parlo di apprenderlo e rispettarlo non di costruirlo, ci sono voluti decenni per creare e collaudare i giusti processi. (l'orto vuole l'uomo morto, vero ma intesa come fatica ) . Cosa intendo? La fava viene a maturazione se segui determinate procedure così come la carota ecc. L'auto-realizzazione ??? quale è il processo giusto ??? Quando si chiude il ciclo??? Quale è il limite che stabilisce il grado di auto-realizzazione? Anche qui esistono processi chiari e definiti ma tutto diventa veramente complesso e meno scontato di fare bene l'orto. Che nesso vuole avere tutto ciò con il titolo dell'articolo ?? La crisi non finirà mai fintanto che non capiremo che i livelli successivi di realizzazione dei bisogni hanno significato se sono legati a quelli basilari. I figli di puttana dei Politicanti medi non si rendono nemmeno più conto che respirano e che sono degli esseri umani. Sono completamente fuori l'etica naturale. Anche a molti imprenditori e persone comuni accade questo. Scollegare l'auto-realizzazione dal processo di bisogno crea solo sistemi che disintegrano l'economia. Le borse valori nascevano con lo scopo di dare un prezzo di scambio alle merci di dare valore partendo dalle piazze a dei prodotti, si sono trasformate poi in cosa??? Su questo non aggiungo altro. Il sistema bancario è nato con uno scopo preciso e oggi cosa è se non un telaio di filiali della BCE ecc. Tutto ciò è eticamente legato ai bisogni naturali??? Ho i miei dubbi. La crisi è sopratutto valoriale in tal senso, è sfuggito di mano il sistema naturale dei bisogni umani e in atto un cocktail dove è difficile vedere luce. Inquinare producendo significa andare perfettamente contro i bisogni primari. A pensare che la produzione nasce dall'intenzione buona di migliorare la vita. Rubare soldi solo per se non lede gli altri, lede anzitutto se stessi perché l'auto-realizzazione non esisterà mai se il tuo scopo è fottere il prossimo a priori. Il fancazzismo spietato di molti, è semplicemente uno stato di soddisfazione legato al fatto che i bisogni primari sono più che soddisfatti e che non c'è cultura di auto-realizzazione, nessun reato purché non sia solo un atteggiamento di incapacità per cui un non interesse legato a incapacità. Questi qui li vedi dal fatto che hanno come obbiettivo principale quello di criticare gli altri che fanno e realmente, loro fanno solo quello ROMPONO I COGLIONI. Cosa c'entra con la crisi?? Portali nel deserto questi qui, vediamo un po se sono comodi e critici o ritrovano le motivazioni primordiali ad alzare il culo.
Riassumo : LA CRISI E' ERRATA LETTURA DELLE SITUAZIONI CHE NASCE DAL MANCATO RISPETTO DELL'ETICA NATURALE E CHI PIU' E CHI MENO CI RIGUARDA TUTTI.
La crisi finirà, o perché saremo costretti a tornare a procacciare cibo come nell'antichità (ma non penso ciò accadrà) o perché si riqualificheranno le menti delle attuali e future generazioni rispetto all'etica naturale. Tutto ha un senso se è dichiarato a monte se ne è definito il processo e se porta dei risultati misurabili. Tutto ha un senso se realmente risponde alla domanda di utilità per più e non solo per se. Riusciremo tutti noi a riprendere in mano le cose per il verso giusto ??? Gli elementi ci sono tutti ma ci vuole l'impegno della maggioranza, non bastano le chiacchiere come possono essere quelle che sto facendo anche io in questo piccolo articolo. Buon lavoro.